Data una certa propensione di Dexa allo sviluppo di siti ecommerce per boutique di moda, abbiamo sviluppato una certa esperienza nella nicchia degli e-shop fashion. Ecco tre regole auree per siti di questo genere, sperando siano utili: per ulteriori curiosità contattateci pure!
Qualità delle immagini
In uno spazio espositivo di moda (od oggettistica di design) è assolutamente fondamentale che il prodotto sia evidenziato, illuminato, reso affascinante ed appetibile. Allo stesso modo, anche nel vostro e-commerce non bisogna mai rinunciare a cercare di colpire l’occhio. Anzi!
Lo span d’attenzione del navigante medio su internet è ancora più basso di quello del cliente che passa nel vostro negozio: esistono specifiche ricerche che parlano chiaro: la stragrande maggioranza degli acquirenti leggeranno solo il titolo della pagina, sorvolando tutti gli altri testi. Ecco perché una grafica accattivante, semplice ma d’impatto, originale, sorprendente (e chi più ne ha, più ne metta) servirà ad attirare potenziali clienti che sicuramente non hanno una gran voglia di leggere.
In questo contesto le foto del prodotto rivestono, manco a dirlo, un ruolo assolutamente fondamentale. Abbiamo incontrato tanti clienti che si accontentavano di foto mediocri ed auto-prodotte per la merce, ed i risultati erano disastrosi. Non solo gli accessi al sito attraverso Google Images & simili erano invariabilmente quasi nulli, ma anche il tasso di conversione (ovvero la percentuale di coloro che effettivamente acquistavano, rispetto ai visitatori già entrati nel sito) si abbassava drammaticamente. E che dire dell’immagine stessa del marchio? Ecco perché non si può prescindere da un servizio fotografico professionale e di alta qualità.
Qualità dei testi multilingua
Questo significa quindi che i testi possono essere un po’ trascurati?
Sbagliato! Normalmente gli ecommerce fashion prevedono almeno due lingue, ed i testi devono essere perfetti sempre e comunque, in entrambe. Non “ok”, non “buoni”, bensì “perfetti”. Mai affidare la traduzione ad una persona che “conosce l’inglese”; neanche conoscere un madrelingua disposto a lavorare per voi vi salverà; rassegnatevi, serve un traduttore professionista madrelingua. Ogni soldo speso in più per una traduzione perfetta vi sarà reso in termini di credibilità.
Inoltre, è necessario capire che gli utenti target di ciascuna lingua hanno una loro personalità, un loro atteggiamento riguardo all’acquisto online ed al sito internet stesso. Ecco perché una semplice trasposizione del sito nell’altra lingua non è sufficiente: è necessario studiare il bersaglio a monte, ed adattare il sito in conseguenza.
Occhio al SEO
Il concetto di SEO (Search Engine Optimization – Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) è ancora poco diffuso nel Bel Paese, vuoi saperne qualcosa? clicca qui.
Il traffico di coloro che sono interessati ad acquistare qualcosa su internet passa attraverso i motori di ricerca (ovverosia Google, in Italia) in percentuali che rientrano tra l’80 ed il 90%. Immaginatevi, quindi, quanto sia importante attrarre a se questo traffico: è proprio qui che entra in gioco il consulente SEO. Questi vi costringerà ad alcune scelte che potrebbero andare a cozzare con i vostri gusti estetici, ma dovete sempre tener conto che possedere un sito perfettamente ottimizzato è la chiave per il successo, a maggior ragione nel momento in cui stiamo cercando di vendere qualcosa.
Il SEO dovrebbe poter gestire il sito sin dalla sua nascita, e proseguire anche dopo la pubblicazione attraverso diverse attività che includono nuovi testi ed aggiornamenti nei Social Network: non si tratta di capricci o di attività secondarie: migliore è la gestione degli aggiornamenti, migliore sarà la risposta degli utenti e, di conseguenza, dei motori di ricerca, in un circolo virtuoso che, alla base di un e-commerce perfettamente funzionante, si accompagna alla quantità e qualità della merce stessa..