La prima reazione dei colleghi iPhonati è stata questa:
(essendo questa trasmissione in prima serata, varierò LEGGERMENTE il registro)
Per la Barba di Giove Pluvio, che egregia pensata!
La neo app made in Google comincia a riscuotere un discreto successo qui in ufficio, con gli Androidiani accaniti a ridere sotto i baffi.
Il lancio di Google Maps per iOS potrebbe esser letta secondo diversi punti di vista. Si tratta sicuramente di un passo di Apple verso una democrazia virtuale molto poco Apple. Si tratta altresì di una - neanche tanto velata - ammissione di colpevolezza circa il tanto discusso lancio delle Mappe proprietarie della Grande Mela.
Il vero problema di quest’ultime è lungi dall’esser una semplice questione di indicazioni stradali errate; avevano di fatto causato più di qualche incrinatura lungo l’intonso cristallo di perfezione stilistica che l’era Jobs aveva lasciato in eredità a Apple.
Dalla parte del consumatore, sempre, ci sarebbe da sperare che tutto questo porti a delle continue migliorie, non importa fatte da chi. Se Google Maps migliora l’esperienza dei consumatori Apple, allora tanto di guadagnato per entrambe le scuole.