LinkedIn è ormai uno strumento chiave per le aziende e le reti commerciali. Ma anche i profili personali possono rivelarsi di notevole utilità per cercare o cambiare lavoro, oppure per estendere il proprio network. A patto che siano gestiti in modo professionale.
Per ottimizzare il tuo profilo LinkedIn è necessario avere chiaro qual è il tuo obiettivo.
In particolare, devi capire a che tipo di persona ti rivolgi. Potenziali clienti, fornitori, partner, concorrenti, talenti: tutti interlocutori diversi per obiettivi diversi.
Ecco alcune azioni utili ad aumentare la tua visibilità su LinkedIn:
1. Misura la qualità del tuo profilo.
Esistono 4 indicatori utili per capire se il tuo profilo LinkedIn è davvero professionale:
- Visualizzazioni del profilo. Con un profilo gratuito puoi vedere gli ultimi 5 utenti che ti hanno visitato. Un profilo premium li mostra tutti e ha anche un grafico con l'andamento delle visite, inoltre si possono filtrare le visite al proprio profilo fino agli ultimi 365 giorni.
- Impressioni del post. Mostra il numero di volte che un contenuto da te pubblicato è stato visto da qualcuno.
- Comparsa sul motore di ricerca. Questo è un dato meno significativo, perché risale alla settimana precedente e si riferisce alle parole chiave in generale, dunque non rivela se una persona cercava proprio te.
- Social selling index. Il punteggio si basa su quattro componenti principali: la creazione di un profilo professionale, la costruzione di una rete di qualità, l'interazione con contenuti rilevanti e l'instaurazione di relazioni. Un punteggio elevato riflette una presenza online forte e un utilizzo efficace degli strumenti di LinkedIn. Testa il tuo profilo.
2. Visita altri profili (puoi rimanere anonimo).
Puoi visitare i profili che ti interessano in anonimato da questa pagina, modificando la selezione da "Il tuo nome e sommario" a "Modalità privata". Ricorda però che gli utenti gratuiti, ogni volta che passano alla modalità privata, perdono l'elenco degli ultimi 5 visitatori, conservando le visualizzazioni del profilo. Invece quando si visita la pagina di un'azienda si è sempre anonimi.
3. Scopri cosa cercano i tuoi utenti.
Il motore di ricerca di LinkedIn non è semantico. Questo significa che anche una sola lettera fa la differenza e dovrai indicare con esattezza le parole chiave per essere trovato. Quindi dovrai ottimizzare il tuo profilo anche secondo le diverse declinazioni della parola che ti interessa. Ad esempio: settore automobilistico, automotive, automobile, ecc.
Le parole chiave acquistano particolare rilevanza per i motori di ricerca in alcune sezioni del profilo: Sommario (lo spazio sotto il nome e cognome), Informazioni (o "about" in inglese), Descrizioni esperienze, Competenze, Testi dei post.
4. Scegli la lingua più efficace.
Per risultare davvero efficace, il tuo profilo oltre a essere nella tua lingua dovrebbe usare anche quella del principale mercato su cui vuoi operare, nel caso sia diversa. La maggior parte degli iscritti a LinkedIn conosce l'inglese, ma devi valutare almeno due aspetti:
- una buona regola della comunicazione consiste nell’usare la lingua della persona con cui vogliamo interagire;
- le persone potrebbero effettuare ricerche nella propria lingua, pertanto rischi di non farti trovare se il tuo profilo non è adeguato.
In ogni caso, può essere utile tradurre il tuo profilo in inglese e impostarla come lingua principale. Questa viene utilizzata quando il nostro profilo non è disponibile nella lingua di chi ci sta visitando. Da notare inoltre che a ogni utente verranno mostrati i contenuti in funzione della lingua che utilizza per LinkedIn.
5. Scopri quanto è efficace il tuo profilo.
Per aumentare la visibilità del tuo profilo LinkedIn, individua le parole chiave che ti interessano ed effettua una ricerca: verificherai così se compari nei risultati. Ragiona come se fossi un utente in target. Vorresti risultare in quella ricerca e non accade? Be’, il tuo profilo ha bisogno di essere ottimizzato.
6. Personalizza il tuo profilo.
Oltre al tuo nome, le prime cose che un utente guarda sono la foto profilo e il sommario. Questi vanno ottimizzati, perché compaiono nel risultato di ricerca. Scegli una foto che sia professionale e adeguata al tuo target. Meglio utilizzare uno sfondo uniforme o comunque semplice.
Il sommario è molto importante perché compare anche tutte le volte che pubblicherai un post o ne commenterai uno. Per questo, devi spiegare chiaramente quello che fai. Oltre al tuo ruolo aziendale e al nome dell'azienda, aggiungi il settore di specializzazione o specifici prodotti o servizi. Poi le tue particolari competenze e magari una frase che rappresenti il tuo posizionamento. Il tutto utilizzando le parole chiave scelte in precedenza.
Fai attenzione a un errore comune: il nome della tua azienda è opportuno che sia scritto sempre allo stesso modo. Quando qualcuno scrive “acme srl”, qualcun altro “Acme S.r.l.” oppure ancora “Gruppo Acme” si può creare confusione. Confrontati con i colleghi o chiedi a qualcuno di effettuare una revisione di tutti i profili dei collaboratori.
Ricorda che devi parlare al tuo target, spiegando cosa puoi fare per lui. Considera poi che solo i primi 90 caratteri saranno visualizzati nei risultati di ricerca e che il sommario non può essere più lungo di 220 caratteri, incluse le emoji.
Ecco un esempio.
Prima: Marketing Specialist presso Acme srl
Dopo: Social media, email marketing e SEO | Specializzato nei settori moda (fashion) e e bellezza (beauty) | Marketing Specialist presso Acme srl
7. Non lasciare inattivo il profilo.
Magari non lo usi da mesi, ma il tuo profilo e tutto quello che hai pubblicato restano visibili e compaiono nelle ricerche. Inoltre, il tuo profilo personale può essere ottimizzato per dare visibilità anche all'azienda per la quale lavori attualmente.
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