Per sostenere il Made in Italy nel settore agroalimentare è previsto un credito di imposta per chi investe nel potenziamento del commercio elettronico per la vendita all’estero. Secondo la Legge di Bilancio 2021 l’e-commerce delle imprese agricole potrà essere potenziato grazie al credito di imposta del 40% già previsto per il sostegno al Made in Italy.
A chi spetta il credito di imposta per l’e-commerce in agricoltura
La Legge di bilancio 2021 ha previsto che il credito di imposta del 40% per i periodi di imposta dal 2021 al 2023 coinvolga e interessi le reti di imprese agricole e agroalimentari (anche in forma cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle strade del vino) per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.
L’attività di vendita si qualifica come agricola solo se chi la svolge è lo stesso soggetto che si occupa della coltivazione del fondo, dell’allevamento di animali o della selvicoltura.
Quali interventi permettono di usufruire del credito di imposta 2021 al 40%?
Le azioni di potenziamento che rispondono alle direttive della Legge di Bilancio 2021 per il credito di imposta al 40% riguardano:
- il miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti all’estero
- la creazione, ove occorra, di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri
- favorire la stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell’assolvimento degli oneri fiscali e per le attività e i progetti legati all’incremento delle esportazioni.
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